“Non faccio altro che ripeterle quanto sia importante nella mia vita, e ovviamente, la ringrazio di cuore per essersi giocata tutto per me”, ha ammesso David Decoud, un uomo che oggi lavora come ingegnere del suono.
Capita a volte che a causa di problemi economici, alcuni genitori abbandonino i propri figli. Questo succedeva soprattutto in passato, quando la povertà era ancor più dilagante e le persone, prese dalla disperazione, completamente terrorizzate, non avevano altra scelta se non quella di lasciare i propri pargoletti davanti alle porte di case, chiese e orfanotrofi.
Ed è ciò che è successo ad una donna di Asunción, Paraguay, di nome Edith. Una storia, la sua, che è degna di un film. Infatti, 44 anni fa, si è imbattuta in un neonato abbandonato sulla porta di casa, come viene riportato su un giornale locale di nome EXTRA.

Edith aveva soltanto 27 anni all’epoca, quando aveva visto quel bebè avvolto in una copertina, solo ed indifeso, sulla porta di casa. Sapeva che non sarebbe stato facile, eppure, malgrado i dubbi e le paure, non aveva esitato ad adottarlo. E da allora ha avuto inizio un’incredibile avventura.
La donna l’aveva portato da un medico, per un check-up, e in ospedale le avevano detto che il piccino era nato da soli tre giorni e che, grazie al cielo, era in ottima salute. Edith si è presa cura di lui e a partire da quell’istante non gli ha fatto mancare nulla.

Come presumibile, con il passare del tempo, David Decoud aveva cominciato a porsi qualche domanda, curioso di sapere la verità sulle sue origini. La sua pelle era piuttosto scura e lo prendevano in giro: “Quando andavo a scuola, mi dicevano che non ero figlio dei miei genitori perché ero scuro mentre loro erano bianchi”, ha raccontato.

Fortunatamente, per lui non è stato un peso. La sua vita trascorreva tranquillamente, ma un giorno, si è armato di coraggio e ha chiesto direttamente a sua madre se era suo figlio oppure no.

“Quel giorno, mia madre è venuta a prendermi a scuola. Avevo 12 anni e in quel momento le ho fatto la fatidica domanda, visto che mi prendevano in giro, mi dicevano che non assomigliavo ai miei genitori. A quel punto, lei mi ha risposto dicendomi che mi aveva scelto in un ospedale”, ha spiegato.

La verità è venuta a galla soltanto in seguito, quando David aveva 27 anni. In occasione di un evento familiare, uno zio gli aveva raccontato che era stato abbandonato davanti alla porta di casa di Edith e che lei aveva deciso di accoglierlo a braccia aperte.

“Non faccio altro che ripeterle quanto sia importante nella mia vita, e ovviamente, la ringrazio di cuore per essersi giocata tutto per me“, ha aggiunto David.
Adesso, dopo 44 anni, David è un ingegnere del suono. Non gli è mai mancato nulla, ha confessato, visto che Edith e la sua famiglia l’hanno sempre appoggiato in ogni momento. “I genitori che adottano lo fanno perché hanno un cuore immenso ed un amore infinito da donare”, ha concluso.