Por Upsocl
16 April, 2021

“Non credo che i vestiti, i colori e i giocattoli abbiano un genere (…) A due anni, mia figlia mi ha chiesto un vestito da principessa e senza alcuna obiezione, ho deciso di comprarglielo. Nella sua stanza c’era di tutto, macchinine ma anche bambole e principesse”, ha confessato la madre.

Le madri farebbero di tutto per i propri figli e comprendono ogni ostacolo che la vita pone loro davanti, proprio come Zoe Lynn, la quale sa perfettamente come comportarsi in merito all’educazione di sua figlia, Avery. La sua storia ha fatto il giro dei social.

Avery ha sei anni ed è nata intrappolata nel corpo di un maschietto. Malgrado ciò, negli ultimi anni ha capito di essere una bambina, cosa che la madre aveva già intuito. Ed è per questo che lei ha deciso di realizzare una “cerimonia” per permettere alla piccola di rivelare al mondo intero la sua vera identità di genere.

AP

In un post di Facebook, la madre ha raccontato che in tenera età, sua figlia aveva già cominciato a mostrare gusti ben diversi, considerati “femminili” e che preferiva, dunque, vestiti da principessa, bambole ecc.

Un giorno, la piccina, nata con un altro nome, Colton, le ha confidato il suo tormento interiore. Si sarebbe tagliata la gola se avesse dovuto continuare a vivere nel corpo di un bambino per il resto dei suoi giorni. Zoe, chiaramente, si è allarmata, anche se già immaginava che un fatto del genere sarebbe potuto accadere prima o poi.

Fortunatamente, Zoe e il marito, Cory, non hanno mai avuto pregiudizi riguardo all’argomento. “Non credo che i vestiti, i colori, i giocattoli abbiano un genere (…) A due anni, mia figlia mi ha chiesto un vestito da principessa e senza alcuna obiezione, ho deciso di comprarglielo. Nella sua stanza c’era di tutto, macchinine ma anche bambole e principesse”, ha scritto la donna su Facebook.

Facebook Zoe Lynn

Seppur immaginando il disagio che la piccola provava dentro di sé, la madre, in realtà, non era pronta alle confessioni della figlia. “Credevo sarebbe stato semplice infrangere gli stereotipi di genere ma devo dire che non ero pronta, all’inizio ho avuto qualche difficoltà”.

La donna ha cominciato ad informarsi maggiormente su tematiche riguardanti bambini transgender per poter avere una sorta di guida che l’aiutasse ad agire nel migliore dei modi: non desiderava altro che accompagnare al meglio sua figlia in un momento della sua vita così cruciale. In questo percorso, però, non sono mancati atti di discriminazione e pesanti pregiudizi da parte della società.

Facebook Zoe Lynn

“Una settimana dopo, mentre ero seduta sul letto intenta a leggere in tranquillità uno dei libri sulla disforia di genere infantile, Avery mi ha detto: ‘Mamma, grazie mille per avermi insegnato il significato di transgender. Grazie a questo, mi sono sentita meno sola”, ha raccontato la madre.

Nel post, Zoe, ha confessato di aver ricevuto sostegno da parte di “un incredibile gruppo di persone” e così, ha ben pensato di pubblicare due foto nelle quali appare assieme a sua figlia, con dei palloncini ed un cartello che dice: “È una…”, in riferimento alla sua identità di genere. Il post si è subito riempito di commenti positivi che hanno appoggiato incondizionatamente il gesto di questa madre.

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