Doveva essere una tranquilla cena familiare, trasformatasi purtroppo in un incubo per queste due donne, Yasmin e Luanna. Infatti, dopo essersi sentite prese in giro, entrambe hanno deciso di denunciare un ristorante in Brasile, accusandolo di lesbofobia e sessismo. “Ci hanno detto che due donne non possono essere madri di un bambino”, ha affermato una di loro.
Malgrado oggigiorno la discriminazione sia sempre più punita e ripudiata dalla società, esistono ancora numerosissimi casi di persone, vittime di tale squallido atteggiamento, soprattutto in ambito sessuale. È qui infatti che le offese abbondano.
Ed è ciò che è accaduto in Brasile, a due madri, costrette a vivere un’esperienza davvero imbarazzante a causa di un cameriere che aveva messo in discussione la loro maternità e che, di conseguenza, non si era nemmeno avvicinato al loro tavolo.

Yasmin Capdeville, 22 anni, e Luanna Caroline Muniz, 21, sono sposate, e come qualsiasi altra famiglia, avevano deciso di andare a cena fuori con il loro piccino, Oliver, di 9 mesi. Una volta nel locale, il cameriere ha scambiato due chiacchiere con Yasmin, visto che la conosceva, facendole gli auguri per la nascita del suo bimbo.

Eppure, dopo un po’, le due donne si sono alzate per cambiare il pannolino al bebè e mentre Yasmin lo teneva in braccio, il cameriere si è avvicinato per chiederle chi fosse l’altra donna. In quell’istante Luanna gli ha detto di essere l’altra mamma di Oliver ed è stato così che è scoppiato il finimondo: il cameriere ha messo in discussione la loro maternità.
L’uomo, infatti, ha espresso la sua opinione dicendo che per lui si trattava di qualcosa di impossibile. E come se non bastasse, ha anche chiesto alle due donne se il piccolo avesse ereditato il DNA da entrambe, una domanda che, come presumibile, le ha offese.
Tuttavia, la vicenda non si è conclusa lì. Infatti, successivamente, l’uomo si è rifiutato di attenderle personalmente e ha chiamato un’altra cameriera. Le due donne, di conseguenza, sono rimaste fortemente indignate e hanno deciso di parlare con il proprietario del ristorante. Erano già passati 20 minuti e lui non si faceva vivo.
Yasmin e Luanna avevano deciso di andar via, decisamente offese e a disagio, eppure, proprio nel momento in cui erano sul punto di lasciare il locale, il proprietario è apparso, scusandosi, semplicemente.
Le due donne hanno accusato di sessismo e lesbofobia sia il cameriere, che le aveva messe a disagio con il discorso del DNA, sia il proprietario del ristorante per non aver affrontato la situazione come avrebbe dovuto.
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Dinnanzi allo scompiglio creatosi sui social, il proprietario ha deciso di intervenire, dicendo che stava prendendo “i provvedimenti adeguati”, ma nonostante ciò, queste madri non avevano alcuna voglia di cancellare l’umiliazione subita e hanno confessato, inoltre, la loro intenzione di voler agire con una bella denuncia.